giovedì 10 settembre 2009

Autunno 2009 al Cinema

Un autunno ricco di ottimi film è quello che si presenta quest'anno per gli appassionati della settima arte.

Da Hollywood giunge come sempre l'offerta più variegata e attraente per il grande pubblico. Già solo a settembre sono presenti titoli importanti con registi e attori di primo livello.

  • Woody Allen da regista e sceneggiatore, presenta la commedia psicologica “Basta che funzioni” (18 settembre) in cui un uomo in crisi conosce una donna con cui inizia una storia d'amore che li porta al matrimonio, ma con l'arrivo della madre di lei ecco che il pessimismo torna a farsi largo nella mente del protagonista.

  • The informant” (18 settembre) di Steve Soderbergh mostra un Matt Demon ingrassato, invecchiato, con occhiali e baffi, che si cimenta nel classico film sugli infiltrati per caso. Interpreta, infatti, un biochimico che viene scelto dall'FBI per smascherare le frodi di una multinazionale. Nonostante il fatto che questo film si aggiunge ad un già ricco filone di questo genere, l'atmosfera e il ritmo può far passare un paio di ore piacevoli.

  • Un film drammatico ma di sicuro interesse è “La custode di mia sorella” (già distribuito dal 4 settembre) di Nick Cassavetes, che oltre a firmare la regia ha anche collaborato alla sceneggiatura. Il film, che mostra per la prima volta la brillante Cameron Diaz in un ruolo drammatico, racconta di una coppia di genitori che, per poter effettuare il trapianto di midollo spinale alla loro primogenita malata di leucemia, decide di concepire una seconda figlia il cui corredo genetico sia compatibile. Nonostante il buon rapporto che si instaura tra le due figlie, la secondogenita, all'età di 11 anni decide di interrompere le terapia e fare causa ai genitori. La svolta drammatica spinge a riflettere su alcuni problemi etici, morali e giuridici che ormai sarà difficile rimandare ancora di affrontarli. Caso più unico che raro, in Italia è stato vietato ai minori di 14 anni a causa delle tematiche molto profonde.

  • Torna ad avere successo al botteghino statunitense Sandra Bullock grazie alla commedia sentimentale “Ricatto d'amore” (già distribuito dal 4 settembre), in cui interpreta un'editrice che, per evitare il rimpatrio, organizza un matrimonio farsa con un subalterno che per anni ha maltrattato. Per far sembrare credibile la loro storia, la protagonista va a conoscere i genitori di lui in Alaska, dove però i ruoli si ribalteranno.

    [Certo, non viene trattato il tema dei licenziamenti che stanno continuando a colpire sempre più persone in Occidente, lo sfruttamento delle persone (trattate come “risorse”, quindi come merce, come fossero minerali), la disoccupazione, la crisi economica che a tanti non permette di metter su famiglia neanche volendo (e che sta continuando a far arricchire non poco gli stessi che l'hanno causata e che ora si auto-incaricano di risolverla), ecc.]

  • Il cinema statunitense non fa mancare neanche il genere fantascientifico grazie a “Segnali dal futuro” (già distribuito dal 4 settembre) con un'altra star hollywoodiana: Nicolas Cage. Nel film vengono ritrovati dei fogli di una scuola elementare del 1959 su cui fu chiesto ai bambini di disegnare la loro idea del futuro. Su uno di questi fogli, però, si scopre che una bambina aveva scritto le date delle più grandi catastrofi planetarie e il relativo numero esatto di vittime. Una delle profezie prevede un altro futuro disastro globale...


Anche nei mesi successivi non mancherà grande cinema.

Ad ottobre uscirà:

  • il documentario “Capitalism: a love story”, la nuova opera di Michael Moore che guarda con occhio critico al sistema capitalista Occidentale che ha portato alla più grande crisi economico-finanziaria-umanitaria globale della storia.

  • Il corpo di Jennifer” (23 ottobre) con Megan Fox, è classificato come commedia nera, (ma forse sarebbe meglio dire “genere demoniaco-sanguinario”?) genere ormai molto in voga ad Hollywood. In questo caso la protagonista è una ragazza-demone che attrae giovani compagni di scuola per poterli divorare, dato che lei si nutre di carne umana.

  • Torna anche Quentin Tarantino con “Bastardi senza gloria” (2 ottobre), classificabile come film di guerra, con cui Brad Pitt diventa un generale della Francia occupata dai nazisti nel 1940 che va a caccia di nazisti.

  • Molto interessante è poi il thriller “Shutter Island” (2 ottobre, forse), che vede di nuovo la collaborazione tra il regista Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio. Il film, tratto dal romanzo omonimo di Dennis Lehane, mostra due agenti di polizia che restano bloccati in un carcere su un'isola, dove devono indagare per la scomparsa di una detenuta.

  • C'è spazio anche per il film d'animazione “9” (9 ottobre), prodotto da Tim Burton. La trama è tratta da un cortometraggio del 2005 che ottenne una nomination agli Oscar. Ambientato in un mondo parallelo post-apocalittico in cui l'umanità è minacciata, delle bambole di pezza viventi tentano di salvare una di loro.


A novembre, invece:

  • Da Hollywood giungerà anche un nuovo kolossal, ambientato nel periodo della Grande Depressione del '29. Riprende un po' il filone gangster in stile “Il padrino”, che esalta e giustifica la criminalità. E' “Nemico pubblico”, dietro il cui titolo si nasconde Johnny Depp (nei panni del protagonista) diretto da Michael Mann.

  • Twilight-New Moon” è il secondo capitolo della saga vampiresca adolescenziale.

  • C'è anche l'ambientalista “2012” di Roland Emmerich, con cui si torna a parlare dei rischi dei cambiamenti climatici, anche se probabilmente si tratta sempre di una struttura narrativa più incentrata sugli effetti speciali spettacolari che non su una reale riflessione sull'azione dell'Uomo.


* Ovviamente, molti dei film tipici hollywoodiani hanno anche i classici elementi ipocriti, buonisti e propagandistici che esaltano il modello di società statunitense che ha portato alla più grave crisi mondiale della storia, sebbene tali elementi siano abbastanza nascosti (soprattutto ai più ingenui o assuefatti, grazie a 100 anni di esperienza in campo cinematografico).

Ad ogni modo, anche per chi sa riconoscere l'ipocrisia e le manipolazioni del Cinema statunitense, c'è un'offerta così ampia che anche i suoi gusti possono essere soddisfatti. Altri film, nonostante tutto, possono essere anche godibili se guardati senza pretese.


Oltre alle produzioni hollywoodiane, ci sono anche altri film interessanti.

  • Gli abbracci spezzati” (2 ottobre) di Pedro Almodòvar e con Penèlope Cruz: un'altra coppia vincente.

  • Bruno” (23 ottobre), nuovo film sarcastico dell'inglese Sacha Baron Cohen.

  • Ma soprattutto, il film documentario svedese “Videocracy” (già distribuito dal 4 settembre in solamente 70 sale in tutta Italia), prodotto da Lars von Trier, diretto dall'italo-svedese Erik Gandini, che racconta l'attuale Italia che ormai ha perso ogni moralità, impantanandosi nella “cultura” televisiva commerciale basata su soldi-potere-immagine. Un ritratto dell'Italia moderna (l'”italietta” a cui si accenna in “Il Caimano”) talmente fedele da aver provocato già l'alzata di scudi della casta italiana che ha bloccato la pubblicizzazione del film non permettendo di trasmettere lo spot in TV, per non parlare della scarsissima distribuzione in Italia.


Il Cinema italiano, invece, proprio per l'ormai assodato freno all'arte, alla cultura, oltre che all'informazione e al raziocinio, resta bloccato sulle solite tematiche, il solito stile del passato e il solito cinema d'autore già visto, poco rilevante e di scarso successo (soprattutto in campo internazionale).

  • Giuseppe Tornatore torna a raccontare la sua Sicilia con “Baarìa”, come in “Nuovo Cinema Paradiso”, e torna a lavorare con Monica Bellucci, come in “Malena”. Il film parte dal 1910, un po' il periodo di “La leggenda del pianista sull'oceano”, e raccontando tre diverse generazioni, mostra la solita Italia povera della fine degli anni '30, per poi arrivare agli anni '80 ed infine il classico epilogo ai giorni nostri.

  • Michele Placido dirige “Il grande sogno”, con Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, che torna a raccontare il solito '68, prima dal presunto punto di vista della polizia e poi dal presunto punto di vista degli studenti, trattando sempre l'argomento senza contare le infiltrazioni di provocatori spinti proprio dallo Stato, come ammesso da Cossiga, per far apparire come violenti gli studenti e giustificare nell'opinione pubblica, grazie ai mass-media, la repressione violenta delle proteste.

  • Francesca Comencini ha diretto e sceneggiato “Lo spazio bianco”, con Margherita Buy: il solito dramma psicologico-familiare.

  • Spazio anche per il classico polpettone spacciato per film politico, ma che in realtà di politico ha ben poco: “Le ombre rosse” di Francesco Maselli. A parte l'infelice titolo copiato da un film di ben più elevato livello nella storia del Cinema, si tratta di un classico film da presunti intellettuali che non vuole dimostrare/comunicare/raccontare granché. Probabilmente lo vedrà solo chi deve studiare Cinema in Italia.

  • Con “Oggi sposi”, di Luca Lucini, si torna a sfruttare una struttura narrativa nel passato, principalmente caratteristico del Cinema italiano dei decenni passati: un tipico film ad episodi. Forse per chi fa cinema in Italia sta a cuore questo tipo di film, che comunque è stato usato per pèrle cinematografiche italiane. Ma un sistema obsoleto riciclato ai giorni nostri forse è giustificato dall'impossibilità di dar luce ad idee originali, mentre il Cinema italiano ripiega su storie e soggetti scarsi che facciano pensare il meno possibile e che attirino sempre meno persone. Forse, quindi, si è preferito unire tre cortometraggi per comporre un unico film.

  • C'è, poi, un altro tipico film sul dramma familiare, un genere di cui l'Italia ha ormai l'egemonia mondiale: si tratta di “Alza la testa” con Sergio Castellitto”.

  • Per non parlare della commedia moderna all'italiana, caratterizzata da isterismi e irrazionalità: “Matrimoni e altri disastri”, con Margherita Buy.

  • Altro mattone ambientato nel passato è “La prima linea”, con cui a Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno vengono fatti interpretare i soliti terroristi psichicamente combattuti degli anni '70 e '80, il periodo Cossiga.

  • Altro film non certo indispensabile per la storia del Cinema mondiale, il film storico “Barbarossa”, voluto dalla Lega. E ho detto tutto.


C'è anche un altro tipo di film:

  • Cado dalle nubi”, con cui Checco Zalone (conosciuto anche grazie alla trasmissione “Zelig”, forse in un momento in cui il programma si è un po' troppo degradato) proietta il suo personaggio nel mondo cinematografico, mettendo in scena anche la deprimente tematica di pregiudizi e contrapposizioni tra Nord e Sud Italia e, nel suo stile, varie tematiche d'attualità, anche se segue una storia d'amore e le vicende del suo personaggio secondo il suo stile (che può presentare elementi più o meno condivisibili). Nonostante il tipo di personaggio che caratterizza questo artista, le caratteristiche dell'Italia e il possibile modo di raccontare la vicenda, è un film che incuriosisce e potrebbe essere un buon film.


A parte queste maggiormente pubblicizzate produzioni, tra i film considerati di nicchia è possibile trovarne un paio interessanti.

  • Il primo ad ottobre: “Viola di mare” (16 ottobre), di Donatella Maiorca e con Valeria Solarino, tocca anche la tematica d'attualità dell'amore saffico. Il film, drammatico, è ambientato nella Sicilia dell'800, e racconta di una donna che si finge uomo per nascondere il proprio amore per un'altra donna.

  • Il secondo titolo è “La doppia ora” (6 novembre), di Giuseppe Capotondi, in uscita a novembre. Un film descritto come “una storia nera dai contorni gialli”. Un thriller la cui trama non farebbe pensare ad una produzione italiana.


Solitamente il Cinema italiano riesce, nonostante tutto, a produrre in media due film decenti all'anno, ipocritamente spacciati poi come la prova che il Cinema italiano funziona. Forse non sono questi due film che giustificheranno un anno di soldi buttati nelle solite produzioni ininfluenti (che non ottengono il minimo interesse all'estero), ma almeno l'idea originale di entrambi incuriosisce e sembra avere buone potenzialità per ottenere successo.

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