sabato 4 febbraio 2012

Uomini che odiano le donne

Uomini che odiano le donne

Il 29 maggio 2009 uscì nelle sale italiane il film svedese "Uomini che odiano le donne": il primo capitolo della trilogia letteraria di Stieg Larsson, il cui romanzo omonimo fu pubblicato postumo nel 2005.
Si trattava di regista e attori svedesi, film svedese tratto da libro svedese.
Il 19 dicembre 2010 ha ricevuto 2 Satellite Awards per la miglior attrice (Noomi Rapace) e per il miglior film straniero, mentre il 13 febbraio 2011 ha ottenuto un BAFTA Award come miglior film non in lingua inglese.
Certamente un'opera importante e di rilievo, dunque. Non un filmetto da niente.

Nonostante ciò, essendo "non in lingua inglese" e con attori non statunitensi, Hollywood ha pensato bene di riprenderlo e farne un remake in stile hollywoodiano, dunque indegno.

Ora, dunque, è uscito nelle sale questo remake diretto da David Fincher. Hollywood ha preso una trama di successo, ha piazzato i soliti raccomandati/protetti e l'ha imposto all'attenzione del pubblico grazie alla supremazia economico-finanziaria del cinema statunitense.
Il protagonista è un raccomandato del sistema: Daniel Craig, quello che si è imposto all'attenzione mondiale con "Agente 007 - Casino Royale" nel 2006 (pluripremiato come miglior attore per questo ruolo in varie cerimonie, probabilmente "truccate" o "lottizzate", diciamo) con cui si è storpiato il personaggio di James Bond trasformandolo in una specie di Ethan Hunt mal riuscito.
L'attrice protagonista è Rooney Mara, che già era stata diretta da Fincher in "The Social Network" e che, come per ripicca ai premi conferiti all'attrice svedese, è già stata candidata agli Academy Awards.
Certo, fa pensare il fatto che sia stata disposta almeno a farsi dei piercing ovunque pur di ottenere la parte nel film...

Il film ora nei cinema è un classico esempio del decadimento culturale e dell'arroganza hollywoodiana, assolutamente da non finanziare minimamente.

Se si vuol vedere la trasposizione cinematografica del romanzo di Larsson, è consigliato il film del 2009, che certamente non è tanto antiquato da richiedere un remake rinnovante...
Un remake possono avere un senso se l'opera originaria era di scarso valore, o se si trattava di film adatto a culture cinematografiche differenti. Qui, invece, c'è un film Europeo recente (è solo di due anni fa) e pluripremiato.

GIUDIZIO:
Uomini che odiano le donne (2009, Svezia): http://www.google.it/images/sy-star-on.gifhttp://www.google.it/images/sy-star-on.gifhttp://www.google.it/images/sy-star-on.gifhttp://www.google.it/images/sy-star-on.gifhttp://www.google.it/images/sy-star-on.gif
Millennium... (2011, Usa): http://www.google.it/images/sy-star-off.gif