domenica 18 settembre 2011

Bad teacher

Pura propaganda alla malignità, al materialismo, alla perversione, all'imbroglio, alla prostituzione, alla corruzione e al qualunquismo.

Trama
La protagonista (Cameron Diaz) è un'insegnante che non ha nessun interesse ad insegnare, mentre ha una storia con un uomo ricco solo per soldi.
Rimasta senza uomo, torna all'insegnamento solo per lo stipendio. Per cercare ulteriori soldi per rifarsi il seno, si adopera in un sexy car wash davanti all'intero istituto, rubando parte del denaro ricavato con le sue "prestazioni".
Imbroglia al test nazionale per avere il premio in denaro spettante a chi ha la classe con i migliori risultati.
Corrompe e ricatta il funzionario/testimone.
Fa uso di droghe che custodisce anche nella cattedra in classe.
Fa ricadere le sue colpe sulla collega innocente.
Dà il suo reggiseno ad uno studente per attirare su di lui le attenzioni sessuali dell'amata e superficiale compagna di classe.

I colleghi che inizialmente sembrano migliori, vengono mostrati man mano in modo sempre più negativo, come per dire che tutti sono perversi e con gli stessi difetti, anche se superficialmente sembrano migliori. Qualunquismo puro.

Così, il ricco insegnante buono (Timberlake, il "raccomandato") si dimostra un idiota con perversioni sessuali stupide; la brava e virtuosa insegnante si dimostra un'infantile isterica pronta ad imbrogliare (scambiando le cattedre, per esempio) pur di vedere l'odiata collega, concorrente in amore e in carriera, cadere in declino.

E, alla fine, la protagonista vince; lei che agiva solo per interessi economici, in modo immorale e perverso, viene fatta passare come quella normale che ottiene giustamente tutto ciò che vuole. Gli altri, invece, sono gli anormali: strani, perversi, maligni, idioti. E, comunque, con gli stessi difetti della protagonista.

La protagonista trova anche l'amore, con il "non ricco" professore di ginnastica. Quello che sembra il più normale, quello che permette di smascherare i difetti di quelli che sembrano migliori, quello che sembra far aprire gli occhi alla protagonista.
Finché, nella sua ultima apparizione, nell'affollato corridoio della scuola, fa il gesto del cunnilingus alla protagonista, dimostrano che anche lui è moralmente corrotto, perverso, immorale e volgare.
Ovviamente, ognuno può avere legittimamente le proprie fantasie sessuali con la propria donna e viceversa. Il problema è la volgarità che si esprime in quella scena (come anche tutto il resto del film), l'immoralità che si tenta di sdoganare (purtroppo con successo, crediamo), inculcare e far accettare principalmente alle nuove generazioni (difatti l'ambientazione dimostra di puntare sul pubblico scolastico e i protagonisti sono gli idoli degli adolescenti proprio per attirarli).

Certamente non stupisce che il film, con il suo carico di degrado culturale e morale, sia prodotto dalla Columbia.

GIUDIZIO
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