mercoledì 7 ottobre 2009

La custode di mia sorella

“La custode di mia sorella” di Nick Cassavetes, con Cameron Diaz per la prima volta in un ruolo drammatico.

TRAMA
Una coppia di genitori, per poter effettuare il trapianto di midollo spinale alla loro primogenita malata di leucemia, decide di concepire una seconda figlia il cui corredo genetico sia compatibile. Nonostante il buon rapporto che si instaura tra le due figlie, la secondogenita, all'età di 11 anni decide di interrompere le terapia e fare causa ai genitori. La svolta drammatica spinge a riflettere su alcuni problemi etici, morali e giuridici profondi.

CONSIDERAZIONI
Giudizio sicuramente positivo per questo film - vietato in Italia ai minori di 14 anni (anche giustamente, visto il tema e la presenza di scene molto forti).

NOTA STONATA
L'unica nota stonata del film può essere una frase ambigua pronunciata nella prima parte, che si può prestare a facili strumentalizzazioni e generalizzazioni.
Mi riferisco alla frase
"Abbiamo agìto contro natura e siamo stati puniti".
SPUNTI di RIFLESSIONE
Come per qualunque opera, anche in questo caso è possibile partire da questo film per aprire profonde riflessioni su varie tematiche, iniziare ampi dibattiti, in campo nazionale o anche internazionale, soprattutto in questo caso in cui vengono toccati argomenti molto importanti e delicati, ma fondamentali.

  • A partire dal tema della creazione di persone/copie genetiche al solo scopo di prelevare da esse organi da reimpiantare nelle persone originali (rischio già trattato, ad esempio, in "The Island").
  • Da qui, si potrebbe arrivare a trattare anche argomenti come i rischi che ci possono essere lasciando Scienza, Ricerca e Sanità senza limiti di alcun genere (anche morali) e senza controlli.
  • Così si finirebbe per trattare anche delle sperimentazioni superflue, inutili e immorali (attualmente si parla di un 80% in tal senso).
  • C'è poi il rischio della creazione (volontaria o involontaria) di nuove malattie (come ipotizzato, ad esemio, nel film "Mission: Impossible 2", e come si dice sia avvenuto per l'AIDS e anche per il virus A/H1N1)
  • Quindi, c'è il tema (molto attuale) dell'accanimento terapeutico, su cui si erano accesi i riflettori in Italia con il caso Englaro (durato 17 anni). Attualmente, purtroppo, invece di aprire il dibattito nazionale e interpellare i cittdini su un argomento tanto importante, è stata presentata la legge Calabrò in tema di Testamento Biologico che, oltre a non essere minimamente il frutto di discussioni o referendum popolari, va contro una parte non trascurabile dei cittadini italiani (che si sono espressi diversamente in questi anni), e va esattamente nella direzione opposta rispetto ai provvedimenti che si stanno prendendo in paesi come la Germania e la Gran Bretagna, per non parlare dell'Olanda. L'assurdità della legge presentata diventa evidente in passaggi contraddittori come il seguente:
    "2.Il divieto di accanimento terapeutico non può legittimare attività che direttamente o indirettamente, per loro natura o nelle intenzioni di chi li richiede o li pone in essere, configurino pratiche di carattere eutanasico o di abbandono terapeutico."
  • E, ovviamente, c'è il tema principale della lotta contro il cancro, che porta a riflettere sulla necessità di individuare sistemi più efficaci per curare questo tipo di malattie. Il che, farebbe parlare nuovamente delle cellule staminali che, secondo recenti studi, potrebbero essere alla base per poter curare direttamente le cellule malate senza la necessità di trapianti o di "copie genetiche", e soprattutto si andrebbero finalmente a sostituire le attuali tecniche invasive (non troppo efficaci) che bombardano l'intero organo/organismo malato, portando a conseguenze e sofferenzze ormai risapute. Invece di bloccare la ricerca, forse sarebbe il caso di incentivarla (non senza controllo) affinché, grazie alle cellule staminali, si riesca a circoscrivere l'intervento alle sole cellule già malate. Sarebbe una svolta significativa.
Insomma, ottimo film, ottime interpretazioni, e ottimi i tanti spunti di riflessione.
Consigliato.

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